San Bettino Craxi e altri racconti

di Dante Maffia

Da tempo lo assaliva una curiosità: dove andavano a finire i colori della natura? Dove si rifugiavano? E dove finivano le parole degli uomini pronunciate in treno, per strada, nei bar? Quella sì che sarebbe stata una collezione fantastica e unica, da sbalordire qualsiasi collezionista, anche il più pretensioso e maniacale.

san Bettino Craxi_bigUn impasto di verità che si condensano, si negano, si intersecano e cantano, giocano nel mentre sorridono, si dissolvono nel mentre si accendono di significati nascosti o imprevedibili.
San Bettino Craxi è soltanto uno dei tanti racconti che, nati da accensioni di tipo balzachiano, trovano subito una loro strada autonoma diventando frecce acuminate che colpiscono i bersagli senza mai predicare ragioni etiche fini a se stesse e senza diventare giudizio o condanna. C’è un transito di uomini cose e paesaggi, di sentimenti, di cadute, di risvegli davvero fuori dal comune in questa carrellata di umanità che si muove in tutte le direzioni e s’illude, agisce stranamente, opera senza ritegno per evitare la follia. Alcuni dei racconti, come La civiltà enigmistica, Ho paura del computer, Il ‘68, La cantina, Zapping, Giochiamo a gratta e vinci, Al mercatino degli zingari, Un cane in preghiera, Il naturalista sono scaturiti da una attenta osservazione della realtà odierna, dalle sue esagerazioni e dalle aberrazioni e mettono lo scrittore nella condizione di seguirne l’evoluzione che quasi fatalmente porta a una lettura sconcertante, ma reale, che fa pensare prima a Salinger e poi a Simon Armitage.
Dante Maffìa è sferzante, ironico, dissacrante, tenero e ammiccante e tutto il libro ha una tensione umana impareggiabile, perché ogni pagina vive di forti contrasti, di improvvise impennate, di rivelazioni che sembrerebbero impossibili e invece si mostrano nella loro verità inaspettata eppure suadente e convincente. Si trova di tutto, in questi racconti, e a saldare il cerchio composito dell’insieme è soprattutto lo stile di Maffìa, vigile e teso, limpido e mai artefatto. Quasi che egli voglia far “parlare la vita” eliminando il vizio della letteratura attraverso un protagonista, Leonida, che vive mille vite e percorre mille sentieri guidato da uno spirito gogoliano davvero sorprendente e trasformandosi in sognatore, collezionista, professore, padre, marito, e via dicendo. Senza esagerare, alcune di queste pagine sono dei veri e propri capolavori piacevoli, ammiccanti e tuttavia amari e sconvolgenti.

(dalla Prefazione di Alberto Bevilacqua)

Dati: 2011,  300 pp., brossura
Prezzo: 14 euro

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